Organizzare convention, feste aziendali o altri eventi è una strategia efficace per consolidare l’immagine aziendale e rafforzare i rapporti con clienti, fornitori e dipendenti. Tuttavia, è fondamentale conoscere gli aspetti fiscali legati a queste iniziative.

Cosa sono le spese di rappresentanza?

Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) definisce le spese sostenute per l’organizzazione di eventi aziendali come “spese di rappresentanza”. Queste includono:

  • Spese per viaggi turistici con attività promozionali;
  • Spese per feste e ricevimenti aziendali, inaugurazioni, mostre e fiere;
  • Spese per beni e servizi distribuiti gratuitamente, inclusi contributi per convegni e seminari.

Limiti di deducibilità

Le spese di rappresentanza sono deducibili dal reddito d’impresa entro determinati limiti, commisurati ai ricavi:

  • 1,5% dei ricavi fino a 10 milioni di euro;
  • 0,6% per la parte eccedente 10 milioni e fino a 50 milioni;
  • 0,4% per la parte eccedente 50 milioni.

Eccezioni e precisazioni

Esistono alcune eccezioni ai limiti di deducibilità:

  • Spese di viaggio, vitto e alloggio per ospitare clienti;
  • Spese per beni di valore unitario non superiore a 50 euro;
  • Spese sostenute direttamente dall’imprenditore individuale.

Deducibilità IRAP e aspetti IVA

Le spese di rappresentanza sono generalmente deducibili ai fini IRAP, mentre l’IVA è indetraibile, salvo per i beni di costo unitario non superiore a 50 euro e per le spese di ospitalità per i clienti.

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