Skip to content
Studio SteinhausStudio Steinhaus
  • Home
  • Chi siamo
  • Tipologia Attività
    • Consulenza e assistenza amministrativa
    • Consulenza aziendale e strategica
    • Consulenza fiscale
    • Fiscalità internazionale
  • Tipologia Cliente
    • Società
    • Professionisti – Ditte individuali
    • Persone Fisiche
    • Enti del Terzo Settore
  • Blog
  • Contatti
Approfondimenti

Accertamento e ravvedimento operoso del quadro RW

Pubblicato il Luglio 5, 2023 da Roberto Steinhaus

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 38/E/2013 ha chiarito che le violazioni riguardanti il quadro RW hanno natura tributaria. Per questo motivo, quindi, è possibile provvedere alla regolarizzazione mediante lo strumento del ravvedimento operoso. Tuttavia, la mancata compilazione del quadro RW ha un duplice risvolto sanzionatorio, che di seguito andiamo ad analizzare.

In tema di monitoraggio fiscale, la norma di riferimento per la prescrizione dell’accertamento è costituita dall’art. 20 del D.Lgs. n. 472/1997. Il comma 1 stabilisce che l’atto di contestazione di cui all’art. 16, ovvero l’atto di irrogazione, deve essere notificato, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è avvenuta la violazione o nel diverso termine previsto per l’accertamento dei singoli tributi. Tradizionalmente, pertanto, il quadro RW si è sempre caratterizzato per un periodo di accertabilità più lungo di un anno rispetto a quello previsto in materia di dichiarazione dei redditi.

Sul punto, tuttavia, si segnala che la Legge di stabilità per il 2016, ha allungato i periodi di accertamento ai fini delle imposte dirette e dell’IVA. Il comma 132 dell’art. 1 della medesima Legge ha stabilito che le nuove disposizioni avrebbero trovato applicazione agli avvisi di accertamento relativi al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2016 e ai periodi successivi. In sostanza, a partire dal modello Redditi 2017, i termini di prescrizione del quadro RW e dei redditi risultano allineati.

La previsione dell’art. 20 del D.Lgs. n. 472/1997, inoltre, va valutata anche in relazione agli investimenti detenuti nei c.d. paradisi fiscali. L’art. 12, comma 2-ter, del D.L. n. 78/2009, stabilisce, infatti, che per le sanzioni relative al monitoraggio fiscale, riferite agli investimenti e alle attività di natura finanziaria “paradisiaci”, i termini di cui all’art. 20 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, sono raddoppiati.

Detta norma stabilisce in particolare che:

  • gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenuti negli Stati o territori a regime fiscale privilegiato, in violazione degli obblighi di monitoraggio, ai soli fini fiscali, si presumono costituiti, salva la prova contraria, mediante redditi sottratti a tassazione;
  • in questo caso, le sanzioni ordinariamente previste per le violazioni dichiarative, ossia l’infedele e l’omessa dichiarazione, sono raddoppiate.

Ad esempio, le sanzioni per infedele dichiarazione, previste nella misura dal 90 al 180%, oltre all’aumento di un terzo, subiranno il raddoppio. Quindi, 90% * 4/3 * 2 = 240%.

 

La risoluzione n. 82/E/2020 ha però chiarito come il raddoppio della sanzione non opera in relazione alle imposte patrimoniali IVIE ed IVAFE.

Si ricorda che, a seguito delle modifiche apportate dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190 all’art. 13 del D.Lgs. n. 472/1997, il ravvedimento operoso è diventato “extra large”, potendosi ad oggi, ravvedere senza limiti di tempo qualsiasi dichiarazione passata, purché sia stata al tempo presentata.

L’ulteriore tassello da considerare per completare il quadro riguarda le sanzioni applicabili, disciplinate dall’art. 5, comma 2, del D.L. n. 167/1990, modificato ad opera della Legge 6 agosto 2013, n. 97.

La norma prevede che la violazione dell’obbligo di dichiarazione previsto nell’art. 4, comma 1, è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria dal 3 al 15 per cento dell’ammontare degli importi non dichiarati.

La sanzione è raddoppiata in relazione alla violazione relativa alla detenzione di investimenti all’estero ovvero di attività estere di natura finanziaria negli Stati o territori a regime fiscale privilegiato di cui al D.M. 4 maggio 1999 e D.M. 21 novembre 2001; questa violazione è, infatti, punita con la sanzione amministrativa pecuniaria dal 6 al 30 per cento dell’ammontare degli importi non dichiarati.

SANZIONI QUADRO RW

Investimenti in Paesi a fiscalità ordinaria

Investimenti paradisiaci

Ante Legge n. 97/2013

Post Legge n. 97/2013

Ante Legge n. 97/2013

Post Legge n. 97/2013

Dal 10 al 50 % degli importi non dichiarati

Dal 3 al 15 % degli importi non dichiarati

Dal 10 al 50 % degli importi non dichiarati

Dal 6 al 30 % degli importi non dichiarati

 

Circolare per Persone Fisiche 4 luglio 2023
La ditta individuale e il monitoraggio per la crisi d’impresa
CERCA
RICHIESTA DI APPROFONDIMENTO

    CATEGORIE ARTICOLI
    • Approfondimenti
    • Circolari
    • News
    Archivio
    • Aprile 2025
    • Marzo 2025
    • Febbraio 2025
    • Gennaio 2025
    • Dicembre 2024
    • Novembre 2024
    • Ottobre 2024
    • Settembre 2024
    • Agosto 2024
    • Luglio 2024
    • Giugno 2024
    • Maggio 2024
    • Aprile 2024
    • Marzo 2024
    • Febbraio 2024
    • Gennaio 2024
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    CONTATTI

    Via Lusitania, 4
    00183 Roma

    Tel: +39 06 4451789
    Email:  info@steinhauscpa.it
    P.Iva: 06182021003

    ULTIMI ARTICOLI
    • Opportunità Simest: 200 Milioni di Euro per la Competitività delle Imprese Italiane in America Centrale e Meridionale
    • Mezzogiorno in Transizione: Al Via gli Incentivi “Investimenti Sostenibili 4.0”
    • Circolare 18 aprile 2025

    Powered by Snapcom
    • Home
    • Chi siamo
    • Tipologia Attività
      • Consulenza e assistenza amministrativa
      • Consulenza aziendale e strategica
      • Consulenza fiscale
      • Fiscalità internazionale
    • Tipologia Cliente
      • Società
      • Professionisti – Ditte individuali
      • Persone Fisiche
      • Enti del Terzo Settore
    • Blog
    • Contatti